L’INQUISIZIONE DI UN RACCONTO

Si forniscono dati incerti,

mentre imperverso a impazzire,

relegato tra i miei fogli,

a seguire una storia,

una sommaria eccitazione di prevalsa,

nel racconto mai sterile di certe emozioni.

Io assorbo il pensiero,

e bevendone la successione,

mi accomodo stanco,

a sfruttarne il piacere,

il giaciglio,

la penombra suggestiva del foglio.

In formato mai digitale,

annoto ogni scurrile indecenza,

rilevando imperfezioni,

cataste di idee alla rinfusa.

Ad un passo dal finale,

prima,

accedo alla risonanza mai ovvia del terminale,

e tutto,

si accomoda facilmente a quello che non posseggo,

alimentando l’incedere della narrazione,

storpiando la novella,

abbrutendo il quadro,

pur di spalancare porte che in vita mia non ho mai aperto.

L’INQUISIZIONE DI UN RACCONTOultima modifica: 2015-03-25T13:13:17+01:00da anima-labile
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