PASSAPORTO PER L’AL DI LA’

Non siamo celebri,

disfattisti.

Cattivi poeti,

in un tempo incerto e mortificato,

ove sovente,

il seme tendenzioso,

avanza con suddita riverenza.

Non siamo motivati,

caldi, tenaci.

Non abbiamo il candore di una frase scandita,

non cerchiamo l’eternità per un vezzo,

un lento godere,

un molteplice rimorso.

Sappiamo sparare a vista,

fulminare con lo sguardo,

aizzare un guitto,

retralcinare con dovizia.

Uno stipendio vale l’altro,

una biografia,

non è mai un passaporto per l’al di là.

Non siamo umani,

datati,

non conosciamo i secoli che ci hanno preceduto,

non viviamo di occhi puntati,

non accettiamo i fucili.

Spariamo liquido seminale,

per illuminare e svotare certi istinti,

per lasciare acerba un erezione.

Non conferiamo,

nessuna onorificenza.

Un sermone stretto,

un quadro che non indaga,

ma che ruba l’attenzione all’amore.

 

PASSAPORTO PER L’AL DI LA’ultima modifica: 2015-05-10T19:40:09+02:00da anima-labile
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