PRIGIONI DI CARTA

Non sono riuscito a romanzare,

quella voglia dispendiosa di appartenermi,

la libera agibilità,

di un percorso mai sentito,

arreso,

estromesso dalle prigioni di carta,

che le Lobby creano e sintetizzano.

Il potere non paga,

ma guarisce le frasi fatte,

incollate solo per mentire,

a dispetto della genialità altrui.

Il vero verbo,

assume una connotazione strutturale,

una sentinella d’avanguardia,

immodesta ed uterina flaccida particella.

Interiora costrette a riempir fogli,

un credere cosciente di parole in fuga,

mite prezzo condannato da un anonimo rancore.

Anonimi,

chiusi nel nostro intelletto,

preghiamo in questo Hangar di metafore,

per aggiungere metriche solleticanti.

Saremo ancora qui,

quando il mondo,

scorgerà una possibile distrazione,

a raccontare,

a modo nostro,

ciò che hanno frenato,

stroncato sul nascere,

la creatività delle nostre menti,

sangue e inchiostro mai pago …

PRIGIONI DI CARTAultima modifica: 2015-05-27T08:32:04+02:00da anima-labile
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