MORTE DI UNO SCRITTORE

Deglutire cenere,

è un morbo avvezzo,

una sommaria entità screanzata,

un viso sconcio,

su cui soffiare cumuli di sperma,

appendici frattanto sporgenti,

sparsi in solitudine,

nel caldo criminale di Agosto.

Si annaspa un obbiettivo,

si pulsa repentini,

ad un giocattolo mai posseduto.

La macchina seduce,

in breve tempo,

un corpo che ha smesso di mantenere le sue coreografie.

Sto parlando a te,

sto parlando a me,

sto cercando di fluttuare sullo schermo,

per ridicolizzare le tue idee,

il potere che credi di avere,

mentre scivoli sonnolento su quanto postato.

Non avverti miseria?

E qui,

s’agita in me,

e per ripicca,

acconsente a dignità mai sfiorate.

Per questo,

morire per un racconto,

e la sola concessione che amerò per sempre.

MORTE DI UNO SCRITTOREultima modifica: 2015-08-05T21:57:40+02:00da anima-labile
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