CARROZZONI UMANI

Che cosa resta,

di lucido,

in mezzo a tutta questa gente,

che consuma,

sorride,

fotte,

crepa?

Che cosa resta,

di realmente impresso,

nei giorni che non hanno sputato orgasmi,

oltre le fatture rivolte nel buio,

abbozzando un perenne stupore di pietà?

Che cosa resta,

di questa lenta processione di facciata,

mentre il Natale rende lieti,

e le poche vetrine del centro,

alternano lucine e falsi acquisti?

Che cosa resta,

del cristianesimo,

dei fasti,

delle messe celebrate come un obbrobrio qualunque?

Che cosa resta,

del disagio altrui,

dei carrozzoni umani,

murati dentro marciapiedi di cartone,

ove la pietà non funge da precoce richiamo?

Che cosa resta,

al margine di una lacrima non velata,

quando tutto il vivibile,

consuma volta per volta,

un esistenza bagnata solo di pioggia?

CARROZZONI UMANIultima modifica: 2015-11-29T19:15:40+01:00da anima-labile
Reposta per primo quest’articolo