LA VITTIMA OSSUTA

La psicologia non più adolescenziale dei tuoi gesti,

non dichiara più di essere afferrata.

Vaghi,

nei tuoi viaggi del dopolavoro,

ammazzato dentro,

spiritualmente convinto,

di poter reggere,

questo gioco dannatamente Real.

Io arretro,

con ritrosìa generosa.

Lascio cadere un inchino scorto,

e arringo amabilmente,

a descrivere la bianca cera dei tuoi fantasmi,

sedotto e abbandonato,

anche dall’indole abituale,

di cui eri capace.

Si richiedono attenzioni,

si ricorre a subdole ricerche internettiane,

si condivide il dolore,

Tu lo fai …

Ma non vedi,

che nessuna pietà si solleva da tutto ciò?

Abbi pietà di Te stesso,

disimpara ad arrovellarti su quel piedistallo.

I margini,

hanno steso dei panni troppo striminziti,

per essere indossati da Te.

La tua fiducia,

affonda senza precluderne un atto sociale.

LA VITTIMA OSSUTAultima modifica: 2016-05-19T11:08:21+02:00da anima-labile
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