La musica si fa cattiva,
come il cielo terso,
comunione di beni in me,
espanso a onde grevi,
mai taciturno,
eppure di fragile ossatura.
La sento,
entra nel vivo del dramma,
comincia a siglare il contorno,
l’udito,
la percezione assai violenta …
Assorbo i Tool,
e nulla si raffronta come idioma.
Convivo con apprensione,
apostrofo l’indecenza,
esercito un volere drammatico ,,,
riconosco la mia natura,
non la tradisco,
la partorisco.
TRA I DETTAGLIultima modifica: 2019-10-07T18:02:31+02:00da
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