PARVENZE DI CIELO

La vita non mi avrebbe lasciato scelta.

Stretto a questa morsa,

sono uscito,

ho respirato sui miei passi,

macinato chilometri,

osservato circostanze e marciapiedi,

arredo urbano e palazzi.

Poi ho scorto il cielo,

in fondo una Chiesa,

altre strade,

vecchi percorsi scoscesi.

Quando mi sono fermato,

ero giunto all’apice della paralisi,

talmente rapito dai miei gesti,

da tutti quei pensieri di catarsi,

una interiore battaglia scevra,

una rinuncia,

una rivalsa mai seguita dalla battaglia.

Ho dismesso le armi,

ho preferito fare ombra,

accasarmi,

in asimmetrica solitudine.

PARVENZE DI CIELOultima modifica: 2019-10-29T17:35:49+01:00da anima-labile
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