VETRO NEGLI OCCHI

Quante volte mi sono perduto,

desiderando spazi più aperti,

mente lucida alle apparenze,

sconvolgimenti naturali per i tossici …

Quanta terra,

ho smesso di raccogliere,

affinché il sangue bruciasse,

disinfettasse le ferite,

per il margine esatto di ogni bugia,

bavaglio restio al memoriale,

marmo e salsedine come offerta,

per i tempi che evolvono,

giocando su carte implose,

ove l’eccesso e solo calunnia,

voce di molti,

che restano agonizzare gli animali.

Il bosco,

da questa parte,

impratichisce le menti,

agevola il pusillanime,

cuori ancora contriti,

per i puttanieri di rango,

ma un pò di vino,

non rifiutate!

Un pò di acredine,

al veleno sedentario,

alle identità già sbiancate,

imbellettate e in bella mostra,

puerile scempio di corpi,

esposizione di porci,

dal cazzo fin troppo lungo,

per comprendere da che parte chiavare,

uno spirito di troppo,

alle vergini usurpatrici in divenire.

VETRO NEGLI OCCHIultima modifica: 2019-08-19T19:48:45+02:00da anima-labile
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