Sono giorni di assoluta pigrizia,

sonnolenza assoluta,

una voglia sempre accentuata di alcova,

il mio rifugio,

il buio della mia stanza,

amore infinito verso il materasso.

Anche uscire,

sembra una gran fatica,

una vera perdita di tempo,

quasi un gioco formale al massacro,

dettato da regole,

che una volta sapevo riconoscere,

apprezzare.

Ora,

accolgo le forze per tramortire i sensi,

suscitare meno clamore,

e arrendermi facilmente all’ego,

al tedio,

a quel nepotismo di rara bellezza.