SOGGIACE IL SONETTO

Ciò che eravamo,

si libra in putrefazione,

come una finzione,

protratta in avanti,

una scorciatoia asservita dal denaro,

questa nuova mancia all’intelletto,

una fatica che più non ferma,

il racconto destinato a retrocedere,

su scarsi terreni di asprezza.

La cambiale al posto del cuore,

ottenebra il diritto di franchezza.

Ma spesso diciamo ciò che siamo,

pur colpendo a fondo,

pur sapendo di ammazzare,

e non per sentito dire.

Breve il passo per il crepuscolo,

talvolta di tacito assenso,

poderoso richiamo alle membra inoculate,

turbate dall’io,

dai drammi di sangue,

spartiti su scarne recitazioni.

Ora vivrò,

ora divorerò,

le fiamme alte dell’inferno,

il colore pietrificato di un demone,

l’altura sporgente per le omissioni,

il folle,

il divoratore,

il condottiero macchiato.

SOGGIACE IL SONETTOultima modifica: 2019-09-07T19:48:47+02:00da anima-labile
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