ANGOLI D’ORO

Città d’oro,

urla sconnesse di intenti,

posizioni agiate e deleterie,

dettame parodistico e imperativo,

pura evasione di inezia,

superficie eretta da troppi riverberi.

Insormontabile,

sarà risalire la china,

versare altro inchiostro,

provare un senso di marcia diverso.

Invero solo pensarci,

eppure utile al sottofondo,

di pioggia e lacrime,

rimpianti e diurne vetrine.

Fermati con me,

l’urbana scimmia non si arresta,

ma risiede nella scienza dell’avere.

ANGOLI D’OROultima modifica: 2019-09-10T04:06:29+02:00da anima-labile
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