Il carnefice di turno,
verrà a rendicontare la mia vita,
i preamboli spinti,
quelle vedute fantastiche ed oziose,
la speranza perduta,
ogni qual volta ho sollevato lo sguardo,
per saziare l’obbligo della carne …
Quanto fuoco,
dinnanzi alle mie viscere,
nel bel vedere altrui.
Il macellaio,
baderà alle erezioni trascritte,
i base a leggi e a comportamenti,
sconcio od ozioso,
saprà reprimere quelle lontane fantasie,
quel trastullarmi senza un oggettivo interesse.
Nulla al caso,
caspita!
Casco a pennello per rimorsi mai compiaciuti,
goduti.
Re dell’impossibile,
in urbane circostanze di restrizione.
IN VIGOREultima modifica: 2019-09-14T19:49:28+02:00da
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