ELEGIA

Quando ho imparato a camminare,

i ricordi sono stati un alibi,

una commutata realtà,

un fiore all’occhiello di troppo,

un vezzo sterile,

segugio esteriore di vecchi traguardi.

Non avevo intenzione di mentire,

ferire ulteriormente il prossimo,

quei volti creduti amici,

ma mettersi in cammino,

ha creato il meccanismo perfetto,

su tutte quelle gallerie allegoriche,

di buon viso e cattiva sorte,

menzione poco gradita,

eppure la sola scelta adeguata,

nel disavanzo carnale.

Il mio lugubre cachet di intenti,

la vera somma incalcolabile.

ELEGIAultima modifica: 2019-09-22T05:01:45+02:00da anima-labile
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