Quando eravamo Indie,
invasi da questo paganesimo del cazzo,
prostrati a elevare un coito ininterrotto,
colti da una calda ciucciata di nerchie,
mai saturi di piacere,
imbarazzati tra cosce estranee,
eppure così sedotti,
avvinti e avvinghiati,
a costernare l’avanzo di ogni erezione,
preparati alla cappella,
adoratori certi di bianco ardore,
succhiatori impavidi,
tra poppate di gusto ed elevata sconcezza …
Quando eravamo Indie,
il demonio ci prese per mano,
rapiti come bimbi pornografici,
al primo taglio delle membra,
mai interrotti,
da uno stupore anale allargato.
PENSIERO INDIEultima modifica: 2019-09-23T04:18:37+02:00da
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