L’OVVIO CHE ACCELERA

Cercavo uno spazio tutto mio,

per invecchiare certe fantasie,

parafrasare le emozioni,

tollerarne il sapore,

il chiarore,

mentre altrove, la vera vita andava a rotoli ..

Cercavo una dimensione senza spettri,

solo ombre,

individuali voragini senza appello,

una ritmica di basso profilo,

per valutarne il sistema,

le azioni,

la possibile assunzione di nuove congetture.

Cercavo il rispetto,

quella spolveratura mai ampia del cuore,

una vertigine collegata ad una ruga,

un fianco scolpito dai battiti ..

Solo una sommaria voce,

ha concluso,

che spesso, le connotazioni speciali,

sono ad un bivio banale di questi frammenti raccontati.

L’OVVIO CHE ACCELERAultima modifica: 2014-08-12T11:01:23+02:00da anima-labile
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