L’IO DEL NOSTRO TEMPO

Sollevar l’amore,

renderlo meno annacquato,

trasparente alle bocche degli adolescenti,

mentre si giurano frasi eterne,

rime troppo disgustose,

per non risultare alterate dal tempo,

dall’idioma di preconcetto scurrile.

C’è qualcosa,

o qualcuno,

che ha smesso di vivere la mia pelle,

un abitante scomodo,

un ospite fisso che ha dilaniato il mio cuore,

ogni fetta plausibile di naturale bontà,

inondandomi di caute ferite,

nel rantolo ormai carnivoro delle mie scelte.

Resto sempre ai margini,

sopportabilmente indesiderato,

troppo chiacchierato,

svelto nel linguaggio,

puntuale in dislessiche malattie repellenti.

Ma tornando all’amore,

all’icona nefasta di ogni tempo,

il margine di conoscenza ne risica l’assonanza,

in questo tiepido frastuono,

ove morte e bellezza,

sposano un bottino regale di infausta bruttezza.

L’IO DEL NOSTRO TEMPOultima modifica: 2015-02-03T14:42:06+01:00da anima-labile
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