FUCKSTAR (PER ILARIA)

ilaria

Fragile,

dentro la tua armatura nera,

docile bambina,

naufragio di pura bellezza,

su sponde incorrotte di intelligenza.

Hai disegnato la tua vita,

allontanandoti dagli stereotipi,

cercandoti,

volendoti a tutti i costi,

rompendo gli schemi idioti,

di questa Messina depressa,

giungla di avvoltoi,

politici corrotti,

armi ben sedotte dalla solita spettacolarità.

Esile,

dentro il tuo sguado eterno,

le sfide non ti impaurivano.

Te stessa,

fino in fondo,

hai volato e sorvolato,

sugli infami imberbi fastidiosi,

zanzare rumorose,

nel frastuono odierno della metropoli.

Hai sparato diritto al cuore,

senza ripensamenti,

hai imposto una lezione,

che non siamo stati,

in grado di concepire.

Tenera,

avvolta da quelle ali troppo grandi,

agitavi lo spettro pericoloso della normalità,

violando gli schemi preposti,

scrollandoti di dosso,

la superficialità messinese,

la ridicola finzione di ogni maschera,

passante,

frustrante,

Tu ..

Così piccola e desiderosa di concretezza,

hai squarciato il velo dei benpensanti,

hai agitato le acque cristalline,

per far capire,

in quanta melma nuotiamo,

mentre ci distinguiamo solo per puntare il dito.

Fuckstar,

eterea bellezza dentro il letame,

circondata dalla miseria altrui,

dai paradossi longevi,

di una città anomala,

disgraziata.

Fuckstar,

le etichette hai preferito lasciarle ai demòni in terra,

pur di estinguerti,

dalla concorrenza sleale,

dal fiume in piena di parole compromesse.

Tu,

rinsavendo,

dettavi regole,

al moderno disastro cittadino,

alla gratuità meschina,

dal glissare sui problemi degli altri.

Fuckstar,

alzati in fretta,

adesso!

La direzione verso il cielo.

Lasciati alle spalle questo mondo di merda,

ridi,

ridi a crepapelle di ogni fottuto ometto,

perchè qui sotto,

c’è solo posto per la menzogna,

un libero arbitrio,

che rende gli uomini,

tutti schiavi e omologati,

dalla propria tribù di appartenenza.

E tu,

hai saputo schiaffeggiarci a dovere,

prima di mettere mano a quel sogno,

prima di allargare le tue grandi ali nere,

e librarti,

finalmente,

sul vomito corrotto dei messinesi.

Fuckstar,

ogni sputo volontario di questa razza,

non raggiungerà mai,

un briciolo di memoria,

a queste scimmie parlanti,

desiderose solo di creare pantomima.

Fuckstar,

dimmi com’è,

adesso,

assaporare se stessi,

senza la costante repressa del suolo urbano ..

Dimmi cos’è,

che coniugherà sapori aspri,

pur di non vincolare,

un disegno perverso ..

Fuckstar,

ora vivi sul serio,

senza le costrizioni malate della razza umana,

e nessun giaciglio,

ci dirà mai,

quanto eterna,

possa essere la gloria,

per chi come te,

ha vinto il mondo,

lasciandoselo alle spalle!

 

FUCKSTAR (PER ILARIA)ultima modifica: 2015-08-12T08:59:16+02:00da anima-labile
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