SINFONIE

Se imparo a sottilizzare,

l’inferno che vivo reagisce,

alimentando una paradossale sinfonia.

Non c’è una concreta definizione,

per la pelle,

che deteriora alla rinfusa,

mentre certi aspetti,

cadono insieme ai sospetti,

all’acredine che il tempo stabilisce,

ai morti tumefatti,

alle risaie trepidanti,

al suolo che più non espia i cadaveri.

Se accenno ad una frase,

e solo perchè,

ha rimbombato a lungo tra le mie ossa,

prima di esser taciuta al compromesso urbano,

al vizio,

al capitalismo esteriorizzato,

da un rissoso sistema d’impaginazione.

Osservando discrepanze,

accentuo pillole,

inveisco su sere troppo lungimiranti.

E il rossore,

langue docilmente,

sulla porpora della meschinità.

SINFONIEultima modifica: 2015-10-02T08:54:03+02:00da anima-labile
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