UNA VOLTA

Sono rimasto senza polvere,

ho disfatto questo tempio,

riprendendo i Salmi tra le mani,

come interezza dell’anima,

un bisogno inconscio,

richiamo assai sacro,

confessione che alimenta il mio Io,

quello che nessuno riesce a vedere.

Ancora un alito di vento,

alle emozioni tradite,

a quel fare consapevole e nascosto.

Troppi fautori di impronte digitali,

tanti fagocitato di idee,

impressionisti,

commedianti di lacrime recise.

Ora conosco le barricate,

il Blues spezzato di catene.

Ancora una nenia dolorosa,

in quest’ora siffatta,

ove non c’è finzione,

ma facile dimora per il corpo.

UNA VOLTAultima modifica: 2019-06-19T04:36:14+02:00da anima-labile
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