DIPENDE

Giorni che nutrono dipendenza,

disagio assoluto per tutte le cose,

nessuna voglia di alzare il gomito,

solo un lungo respiro ai demoni,

a tutti coloro che alimentano follia,

contrasto mai acerbo del mio basso ventre …

La condizione che mi spossa,

del resto,

e la sola predominante dell’apice,

la vera cultura che stabilisco come regno.

Io dipendo,

io mi spendo,

io estendo questo chiazza d’olio.

Non sono io,

non sono gli altri,

non v’è nessuno,

che riconosca il divoratore di anime,

l’eccentrico signore di questi frangenti …

Maledetti giorni,

dannate ore senza storia,

mordente per le fragilità che ho istituito.

Il mio regno cade a pezzi,

l’origine di potere,

volteggia senz’api di piastrello.

Ma qualcosa di alato,

ancora, saprà disprezzare il mio canto.

DIPENDEultima modifica: 2019-06-19T04:50:20+02:00da anima-labile
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