AH AH AH

Il bisogno di qualcosa,

l’istinto mai sedentario,

di spingere oltre,

questa realtà aumentata …

Il motore che alimento,

il valore di non lacrime,

di non scelte,

nonsense garantito e godereccio,

un fascino senza epoca,

capace di trasportare carne e filamenti,

uomini al macello su perdizione e sconquasso.

Adoro,

il corteggiamento dei sensi,

la priva coscienza di gola,

il morbo appestato di uno scalino,

lo scranno solenne di un addio,

l’abbraccio che mortifica il condannato.

Io sono verme,

io sono città,

io sono a breve mandato.

AH AH AHultima modifica: 2019-07-02T04:13:33+02:00da anima-labile
Reposta per primo quest’articolo