Ok, lo ammetto,

a distanza di mesi,

rivederti, mi ha dato fastidio.

Nessun sentimento apparente,

né battiti accelerati o altro,

ma un sottile strato di fastidio,

un odio viscerale,

che ormai, non riesco più a nascondere,

quando la tua scheletrica figura,

si erge da qualche parte,

vicino a me.

Ecco perché d’ora in poi,

smetterò di stare zitto,

ed alzerò ancora la voce,

per far capire ai tuoi accompagnatori,

che io,

a differenza tua,

non sono una macchina,

un automa di professione,

ma un individuo di parole,

di tenebre e rancore.