Ormai,

ritrovarmi qui a quest’ora,

e la sola consuetudine buna che attendo.

Mi rifugio qui in cucina,

accendo il lettore cd,

sistemo la sigaretta elettronica,

e lascio che ogni cosa,

si dedichi al tempo che immagino,

senza alcuna fatica,

ascoltando il suono della vita,

quel miscuglio sacro,

che si apprezza solo in lontananza,

quando l’eco urbano sparisce,

e ci si neutralizza amorevolmente,

dal sarcasmo saccente della fatalità.

Piano piano,

ogni rivolta si contraddistingue per caso,

poiché non vi resta molto,

di furbescamente meschino.

Ecco, dunque,

il sapere cronico,

la bontà di un momento,

capace di sollevarmi con cura.