Il silenzio,
delle prime ore pomeridiane,
arretra,
mentre il centro città si riveste di cauta bellezza.
Le nuvole,
quà e là,
rendono vivibile quest’attesa,
tutte le volte che rivedo Messina,
ruggente ai fasti di un tempo,
riflessa in tutto quello che ho vissuto,
a braccetto con i tuoi ricordi,
in Via Dei Mille,
il Viale San Martino,
giù fino a Via Garibaldi ..
Manipolando ogni gestazione dei miei passi,
spostandomi tra la Cesare Battisti fino a giungere a P.zza Cairoli.
L’epoca,
mite di questa allerta,
l’ho respirata a fondo,
succulenta e irripetibile,
mi ha parlato ancora di te,
di noi,
di tutta quella gente che ha attraversato queste strade,
confondendo ogni retorica,
e tralasciando i sogni veri,
disillusi e stanchi,
senza mai attrarne una prerogativa infamante.
Ti ho rivista nel caldo afoso e dei negozi chiusi,
soffocata dalla crisi,
calma,
deserta,
affascinante per i miei occhi!
Certo, non scintillante come allora,
ma pur sempre figlia del mio volere.