UNA TANGIBILE FERITA

C’è un museo,

apparente,

che soggiorna in stanze private,

ove spesso la parole,

sono sermone crescente,

dittatura da non screditare,

dentro immagini ormai opache,

designate sulla pelle opaca dei pellegrini.

C’è un rigagnolo di mausoleo,

in quei sorrisi strappati con forza,

quando la fede sprigiona le sue regole,

ed ogni cosa emana una serie di interrogativi senza risposte,

una svalutazione seria e concreta,

che si percepisce instabile,

in quel sentiero coabitato da troppi ostacoli.

La parola,

mai stanca di obiettare,

snatura versi,

e prostra lacune mai distribuite.

Il vero avanzo di cultura,

snobba le masse,

sregola gli amanti da secche smentite,

mentre altrove,

il vero intelletto sposa una vertigine seria.

C’è dissapore molesto,

respiri affamti di sapienza,

senza mai aver compreso il vero disagio intestinale.

C’è un anima,

assopita dalle convenienze/connivenze,

che osserva spasmodica il sapore di ieri,

senza rimpiangere il sarcastico gusto di una dimenticanza.

Solo fermentazioni assolate,

nella certezza che tutto faccia rientro al più presto.

 

UNA TANGIBILE FERITAultima modifica: 2014-09-10T10:23:22+02:00da anima-labile
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