LA MIA CONDIZIONE

Riesco sul serio a fare silenzio,

urtare la mia coscienza,

annerire i miei occhi,

con la matita nera,

fino a sparire in mezzo a folle sparute,

nè avvertirne i respiri,

i tradimenti,

le viscerali stime del prossimo,

il reale ammoninento di una dote bruciata.

Mi astengo dal tempo,

allungando un ardua emarginazione,

vado per colori tetri,

origini e scambi eterni,

assaggi che spossano la mia condizione,

il dolore che più non cicatrizza,

nulla che riesca ad alleviare questo senso,

il mal di vivere,

l’emozione più sporca che io abbia posseduto.

La mia condizione,

oblitera un biglietto sbiadito,

per correre in fretta dentro la memoria,

senza più arrossire,

neppure dinnanzi ad una fotografia,

un film,

una voce ..

La mia condizione,

annette la decadenza fisica e mentale,

l’oggetto dimenticato in fondo al cuore,

il prezzo per la libertà,

un assente bagaglio di domani.

La mia condizione,

detta percorsi sporadici,

una screpolatura che più non protegge.

Sanguinando,

ho imparato a suscitare deviazioni,

voli affamati di povertà,

ali rafferme dal mio istinto sedato.

Una croce,

poi un altra,

fino a raggiungere quel sentimento intriso di pioggia.

LA MIA CONDIZIONEultima modifica: 2015-01-25T21:31:21+01:00da anima-labile
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