UN TAVOLO MEDIOCRE

Io non ho lavoro,

universi da condividere,

congetture romantiche.

Solo il disprezzo approssimativo di certe frasi,

la pornografia evidente,

che tutt’alpiù affoga certi istinti,

occhi allontanati dal disagio emotivo,

pur di redimermi in fretta,

da un ubriacatura che taglia a metà,

a fette,

la carne che non ho voluto,

la pelle che non h sfiorato,

gli anni che ho preferito affondare,

seppellire.

E non c’è cumulo di terra,

che non ha smesso di comandarmi di respirare.

Dove sarà,

il rimorso di un Addio,

l’eco molesto di un abbraccio,

il vivo timore di una chiesa,

il ritrovarso in comunione coi fratelli?

Ho reduarguito cimiteri scomodi,

scorto lapidi tenere,

fredde,

lasciate al torpore dei secoli,

mentre la pioggia,

ne annientava la polvere.

Nessun declino,

o paura,

un calcio meno rigoroso ..

UN TAVOLO MEDIOCREultima modifica: 2015-05-24T19:14:59+02:00da anima-labile
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