UNA FAVOLA ROCK

Quell’impervia rotta mi lasciò per sempre assente,

preso da tutt’altre emozioni.

Abbandonai la costanza nello stabilire un contatto moderno,

una sorta di realtà sotratta alla vita,

al calore,

a un quotidiano fatto di passioni.

Quella sorta di grigio disegno mi immobilizzò totalmente,

verso nuovi traguardi,

sbagliati,

ma comunque attraverso il gusto e la percezione di giusto e ingiusto.

Tesi la mano per accarezzare il vuoto,

la sola nuvola di incoerenza dentro me,

il passaggio,

l’intuitiva movenza senza preamboli ..

Ma caddi,

rovinsamente!

Lasciai che altri si prendessero cura della mia carcassa,

la stazza,

questa immane tragedia fatta di pelle, carne e ossa ..

Lasciai a loro,

la sentenza,

il motivo abbondante di capire,

quale spazio,

quale sorta di ricatto,

avessi mai subito,

immaginato ..

amato fino in fondo …

Quella mera immaginazione senza alcun filo logico di umano in me ..

UNA FAVOLA ROCKultima modifica: 2011-08-10T10:28:00+02:00da anima-labile
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