RESPIRO PANICO

Conservo vite senza identità,

vecchi agglomerati di angoli bui,

polvere,

cose che per tanto tempo hanno osservato solo il silenzio,

un continuo andirivieni di persone e cicatrici,

chiari momenti di sepolte verità strappate.

Conservo ancora l’odore degli oggetti,

la penna,

il fragore nello scrivere,

l’intenzione di non essere più capace di subbarcarmi pesi e pezzi di cielo.

Respiro il panico,

la riserva iniziale di un idolatria all’inverso,

una stella incapace di far luce.

Respiro il panico,

avverto a distanza i problemi della gente,

le smanie,

le voglie spesso assurde,

pesanti ..

Respiro il panico,

il sesso,

i voleri assenti di un corpo che più non esprime desideri,

la violenta rabbia negli occhi del prossimo,

i soldi,

il potere,

questa ineluttabile forma di schiavitù formidabile ..

Respiro il panico,

i voleri di un clichè già ripetuto,

infangato,

reso inviolabile dalla stessa stazza di un fiammifero,

il volo,

l’iniqua tolleranza al sole,

a braccia simboliche d’affetto.

Respiro il panico,

e dentro,

qualcosa,

muore per rinascere.

Un altra volta.

RESPIRO PANICOultima modifica: 2011-09-05T09:40:00+02:00da anima-labile
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