Rinverdire l’anima,
lasciare libero il passaggio evoluto della mente,
fingersi lontani dalle cose,
dinnanzi alle brutture,
alle pie pagine,
a quel che di nocivo ha insorto per il popolo ..
Rivendicare il diritto ala vita,
ai passi assenti del cuore,
l’ugola tardiva a riecheggiare nelle dimore,
in quei piccoli villaggi,
ove la presenza di un picchiaduro e la costante moderna
per l’odio,
per questa odierna supposizione tra il sacro e il casto,
dentro ali vergini di piacere,
tutti dimenticano il corso della propria strada,
tutti hanno bisogno di ricordare ciò che hanno fatto,
bruciato,
lasciato indietro per non soffire ..
E in quest’inferno vivere per sempre,
su alture e fiamme che più non scaldano.
Ma uccidono,
devastano,
e non v’è più luce in fondo al quel cuore ..
non resta che catrame,
non v’è altro che occhi neri nauseabondi.