Tutti vogliono un pezzo di me,
tutti hanno bisogno di guardarmi in faccia,
ridere,
prendermi per i fondelli,
sfottermi,
usufruire di questa carcassa per i loro loschi affari.
Tutti vogliono un pezzo di me,
questa carne obesa,
dello schifo e il ribrezzo sui mezzi di trasporto,
degli schiaffi lanciati dai passeggeri,
dalle lusinghe,
dalle prove cancellate,
da parole osservate e condivise,
ma mai pagate,
soggette sempre a una dura censura,
al passo coi tempi,
verso un peso assente,
oltre l’incerta candela delle pubblicazioni ..
Tutti vogliono un pezzo di me,
gli sconosciuti,
i politici,
i soggetti anonimi e indesiderabili.
Qualunque porcheria,
pur di dimenticare di essere sceso nell’inferno umano,
in questo puttanaio lercio di squallido fetore ..
Tutti,
e i pezzi ormai sono sparsi per la stanza.