Alla distanza,
al cielo,
a tutto quel che di normale è rimasto,
dietro occhi parventi,
attraverso la commovente maschera,
dentro il blasfemo.
Voluto e pregato,
cercato e armonizzato,
la parziale assenza di questa religione,
lascia sgomenti e coscienti,
lucidi nell’osservare le regole di un altro dito,
su sangue che non è più tornato,
su santi che invano hanno sperato,
congiunto le mani e arricchitisi di oro e vanesia.
Dentro il blasfemo,
percorro la stessa strada,
allento la cinghia della mia perversione,
e contamino la gola,
l’entusiasmo,
la sola vipera che io abbia mai amato.
DENTRO IL BLASFEMOultima modifica: 2011-09-23T21:31:35+02:00da
Reposta per primo quest’articolo