PER CHI HA VOLUTO, PER CHI HA CREDUTO

Ho creduto di avere criterio,

una cura,

una normale attitudine alla vita,

al via vai,

ai tram,

alle persone che invadono il mio Io,

lo spazio risolutorio ed intimo della mia coscienza,

la pubertà,

semmai il senso illusorio che v’è rimasto.

Ho creduto di poter sedere ovunque,

parafrasando e commentando,

un ottimo chiacchierone,

un amicone,

un commensale anche scomodo,

con la battuta acerba,

sempre prontO a deridere se stesso,

punzecchiando il Diavolo personale altrui,

quelle irremovibili contrarietà,

il valore di ogni piccola cosa,

in questo funesto Presente,

il massacro e tutto,

il sesso paralizza,

inquieta,

assorbe maschere e addomestica i clienti.

Ho creduto di saper indossare i gesti,

le velleità,

il percorso di mio padre e mia madre.

Ho voluto,

ho frainteso,

ma non sono tornato indietro,

malgrado la mente navighi spesso in brutte acque,

ho abituato lo spirito a non cedere,

mentre tutto intorno s’infrange,

io affondo con serenità,

conscio del mio desrtino.

PER CHI HA VOLUTO, PER CHI HA CREDUTOultima modifica: 2013-01-24T15:40:00+01:00da anima-labile
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