UN VUOTO

Il tempo allunga prerogative rese,

mobili intuizioni,

voci mutilate dall’ultimo abbaglio,

una retorica sedotta dal vento,

dal vociare spento del cielo,

mentre qualche nuvola,

annichilisce il pensiero,

il battito che più non tace,

nonostante il rischio voluto,

nuocersi,

annette una voglia che soffoca il grido,

un cancro micidiale,

rapito da onde mai calde,

un istinto che picchia pillole di saggezza,

dentro te,

in me,

questa soglia di capienza sopportabile,

una gradevole emozione che risica il suo gioco,

un morbido plenilunio di svago,

passando in fretta sul potere,

sulle sconfitte ovvie,

mentre non basta più un equilibrio,

una ragione,

malgrado tante parole,

siano tendenziose,

insidiose,

moleste,

cercando un orizzonte senza più stelle,

vagamente provocato dall’io,

ora,

vorrei un lontano vuoto nero,

per spegnermi,

insignificatamente,

fragore di occhi già inorriditi ..

Per il tempo che verrà,

ovvio,

stantio,

fragile,

condottiero,

un vero stillicidio di percorsi.

UN VUOTOultima modifica: 2014-12-31T21:22:18+01:00da anima-labile
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