UN VEGETALE

Si cancellano stagioni,

certezze,

quel che di buono si è costruito con fatica ..

Si rimuovono sguardi,

piccole chiusure mentali,

giorni che non hanno saputo aggredire il sistema,

la buffa sequenza di una vita sempre ai margini.

Si elude la sorveglianza dell’anima,

quello spiraglio di luce un tempo chiaro,

il nitido risplendere d’argento,

al contrario di tante tiepide fessure ormonali ..

Si accetta comunque lo stato immobile delle cose,

il tedio,

la sonnolenza indotta dagli psicofarmaci ..

Si ascolta solo il rumore della mente,

il barlume mai cosciente dell’esistenza,

questo respiro che non induce tentazioni al corpo,

la libertà,

il valore di un sorriso …

Come un vegetale,

mi cimento nel silenzio apatico delle cose,

i violenti ardori di un alibi spesso contrito ..

una media arresa alle prime volte,

cose che non hanno conquistato il mio svezzamento,

la tenera amabilità del cuore.

Come un vegetale,

come un fossile dall’opaca esistenza,

io trascino i giorni senza dare ascolto alle suppliche,

al grido che da sempre ho soffocato dentro,

nell’implodere certo della mia carne,

il sangue,

poi …

e solo un volontario gesto d’orrore,

una lacrima postuma,

una postilla rossa.

UN VEGETALEultima modifica: 2011-07-09T22:43:00+02:00da anima-labile
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