LA MATTANZA

Non sono nuovo al ricordo,

alle notti trascorse ad osservare i sogni dissolversi,

evolversi,

assumere sempre aspetti maligni,

denigratori,

aspetti malvagi che sputano in faccia senza memoria,

e tutto quel che di buono c’era,

viene assunto come aria,

nell’aria,

attorno all’aria,

un evanescente fuga di fatale tolleranza,

il niente,

questo grande niente che respira da sè e nutre false speranze.

Sono sempre a un passo dalla follia,

dalla cicatrice,

da ferite che non hanno mai smesso di sanguinare,

e mentre mi avvio al patibolo da solo,

osservo la folla eccitata,

per la fame di sangue,

per la mattanza,

per questa fottuta fine che la Democrazia finge di non conoscere.

I semi coscienti dell’umanità,

basano la cultura su altissime vertigini di piacere,

e nulla protrae mai una giusta tendenza di violenza sulla pelle del più forte.

LA MATTANZAultima modifica: 2011-09-18T09:53:00+02:00da anima-labile
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